Avevamo già incontrato Francesco Rolleri qualche mese fa, quando ci aveva introdotto al bike trial. Ne abbiamo approfittato e gli abbiamo rivolto qualche domanda per capire come si è avvicinato a questo sport, nel quale si è distinto per i traguardi raggiunti.
Il bike trial come stile di vita
Francesco comincia quasi per scherzo nel 2000 ad avvicinarsi al mondo del bike trial, grazie ad alcuni amici. Nemmeno lui poteva immaginare quanto poi questo mezzo gli avrebbe dato soddisfazione!
Nel giro di un anno inizia a partecipare alle prime competizioni UISP, per poi proseguire con la FCI, Federazione Ciclistica Italiana, che lo proietta nella Nazionale Italiana di Trials. Negli anni di carriera vince tre campionati italiani (2007, 2010, 2013) e si classifica come vincitore della Coppa Italia nel 2007, 2009, 2010 e 2012. Infine, vince la tappa italiana della Uisp European Cup nel 2015 a Sonico.
La conoscenza e il rapporto professionale con Benito Ross, pluricampione del mondo, e
allenatore della Nazionale italiana, gli hanno permesso di credere sempre di più nelle sue capacità e nel miglioramento della performance.
Francesco riconosce nel Trial uno stile di vita vero e proprio: una “balance” attribuita non solo al proprio corpo per riuscire a performare ma anche alla mente, che deve essere il motore della costanza negli allenamenti e nello sviluppo delle capacità. “Never give up” come motto per raggiungere i risultati: trattandosi di uno sport altamente tecnico, i risultati vengono ottenuti nel tempo e non sono a breve termine. Per questo non bisogna scoraggiarsi, ma si deve tenere duro per crescere e migliorarsi.
Infine, una ricerca costante della motivazione: il trial è uno sport individuale e non c’è il gruppo a trascinare il singolo. Quindi è necessaria una forza di volontà inscalfibile e dritta alla meta.
I Da Move e gli obiettivi futuri
Da Move è una Freestyle Crew, un gruppo di ragazzi di differenti discipline Freestyke, che partendo da uno street show è riuscito ad entrare in una crew house: da sempre considerati nomadi, perché spesso in giro per l’Italia con il loro show, sono riusciti a costruire una propria base, un punto di riferimento fisico che consente loro di amplificare e cesellare l’esperienza e la professionalità di tutti i componenti.
Francesco fa parte di Da Move dal 2006 e sul sito la sua descrizione non lascia spazio a dubbi.
“Connubio perfetto tra atletismo e tecnica che si fondono meravigliosamente con la sua grandissima esuberanza ed attitudine allo show. La sua principale caratteristica è la naturale abilità nel realizzare evoluzioni molto complesse senza distogliere lo sguardo dal pubblico e senza mai intaccare lo sfavillante sorriso che regna sul suo volto. Grazie alla sua grandissima esperienza si adatta facilmente ad ogni tipo di spazio e situazione, trasformandola nel suo più congeniale palcoscenico.”
Qualsiasi cosa Francesco debba affrontare la studia in modo da capirne i limiti per gestirla al meglio, e questo tratto distintivo della sua personalità gli ha permesso di affrontare la carriera professionale con grinta e determinazione.
Ciò che più gli piace performare durante lo show è il cosiddetto salto delle persone, per la tensione che si crea tra il pubblico e quindi per la prestazione che deve essere perfetta ed entusiasmante. Il continuo allenamento e la costanza della pratica, gli hanno permesso di entrare nel gruppo e di esibirsi al Forum di Assago, con un pubblico di oltre 10.000 persone, e di performare nello show “MADE IN ITALY” dei Da Move nelle città di Abu Dhabi e Dubai.
Il 2020 è stato un anno di stop forzato, ma ci aspettiamo grandi numeri in questo 2021, per ripartire alla grande!